L’idea era quella di andare tutti insieme in fiera a Milano, fare la nostra cosa giusta! Fare esperienza comune di cooperazione. Il momento ora è propizio: dieci associazioni protagoniste della Gallery della cittadinanza attiva, solidali con noi, verso il Celacanto bene comune. Quando si respira per un po’di tempo questo luogo, sentirsi parte della comunità viene naturale e attivarsi per migliorare il proprio ambiente è solo un passo, un’esperienza da ripetere e riproporre a detta di chi l’ha già vissuta e apprezzata.
Si va a Milano per raccontare di noi
Andare a Milano è in piccolo un esperimento di rete attiva e solidale, materiale in più per osservare ed apprendere e andare avanti in questa continua ricerca del bello. Coppula tisa a tutti quindi, che sia un’esperienza illuminante per tutti!
Una nuova esperienza è come un viaggio, si fa bagaglio e si parte per fare ritorno più arricchiti e un pochino più evoluti nel senso di virtude e conoscenza.
Progettare e condividere una trasferta a Milano per raccontare di noi è la nostra avventura di questi giorni, il nostro piccolo passo per misurarci con il fare insieme. In questo caso faremo anche un po’ palestra di autopromozione per il territorio in cui viviamo. Un’occasione utile e dilettevole per giocare in sinergia questa sfida.
Nel padiglione n° 36 saremo in dodici, allestire lo spazio comune sarà il nostro primo passo per comunicare agli altri il filo rosso che ci unisce, per raccontare al mondo ciò che facciamo attivamente immaginando la faccia del salento che ci piace praticare. Le associazioni che hanno raccolto l’invito a partecipare alla Fiera inizialmente eravamo noi, la realtà delle Mamme del Borgo, Salento bici tour, la realtà neretina Diritti a Sud con il suo progetto Sfrutta Zero, comunque con noi sin dall’inizio, e l’associazione Tregiriditè.
L’idea era di andarci insieme a tutte le associazioni che abbiamo voluto ospitare per la nostra Gallery per moltiplicare gli effetti positivi già raccolti nei due mesi di progetto e accoglienza. Porsi obiettivi ambiziosi è bello ma vivere il presente possibile è un’arte che si impara sul campo.
Nell’aprire alla partecipazione come si voleva dall’inizio, abbiamo incontrato altre realtà meritevoli di produrre bene comune con cui affrontare i costi d’impresa. E’ così che conosciamo Luisa e Domenico e il loro laboratorio di idee Repost Lab per riportare in vita vecchi tessuti artigianali salentini, così la piccola impresa al femminile KiiO Candles, profumi ed essenze naturali sprigionate dalle candele raccolte in piccoli vasetti di vetro riciclati. Chi scommette sul riuso e sulla creatività ci piace e ci preme conoscere. Al Celacanto dove, piano piano viene il bello, accade sempre così. Mi viene in mente altra magia di questo accadere, tipica della cura amorevole di un luogo e il gioco di luce naturale che infonde e trasmette.
Ma a fare corto circuito in questa piccola sosta si unisce a noi: Giuseppe di Piccapane, Ivone e la sua Masseria Gianferrante, l’azienda agricola biologica Amrita, Daniele e la sua Linfa Salento, una piccola produzione di amari e liquori di erbe spontanee. E a rendere il racconto di questo piccolo corto circuito più colorato e sostenibile spunta dal sacco Luciano con la sua ingegnosa compostiera da terrazzo per la raccolta domestica dell’umido. Su di lui c’è da scommettere. Dulcis in fundo per questo appuntamento non poteva mancare all’appello Giovanni e il suo dolce ritorno alla terra. Un tocco di saggia e felice decrescita e il corto circuito per noi è già assicurato in partenza.
Immaginato, progettato, elencato, trascritto, trasmesso, condiviso e avviato in pratica il da farsi si procede nell’organizzazione. Appuntamento al Celacanto, quindi, per il carico da trasportare in furgone messo a disposizione per tutti dagli amici di Salento bici tour. A dirigere le operazioni Mattia, un vero mago, scopriamo, del trasloco. Caricate le quarantacinque scatole di salsa Sfrutta Zero, il gioco è fatto. Si parte, carichi, destinazione Milano.
Nell’immaginare un progetto rivolto a chi pratica la cittadinanza attiva è stato fondamentale intercettare prima di tutto i nostri bisogni, partire da noi per verificare l’utilità degli obiettivi individuati.
Dalla nostra Gallery della cittadinanza attiva…
Nella sezione dedicata alla Gallery delle associazioni è emerso in modo chiaro quanto fosse condiviso il bisogno di una nuova alleanza. Insomma, in qualche modo, ci avevamo visto giusto.
Comune il bisogno di apertura, di garantire continuità, di fare rete, di mostrarci reciprocamente solidali, di scambiare saperi e condividere risorse. Questo è quanto io e Geri raccogliamo al’’indomani del Gallery Day: una sintesi condivisa dell’esperienza che abbiamo vissuto in comune al Celacanto e un momento in cui si è dato spazio ai bisogni, al nostro punto di forza, ai nostri punti deboli, ai nostri migliori scenari e a ciò che si è osservato, partecipando.
Corto circuito sostenibile nasce dalla consapevolezza di chi vuol fare la cosa giusta. Intraprendere questo viaggio è un po’ fare pratica di rete e poi l’aria che si respira è bella e stimolante come in un divertente gioco di squadra in cui si può fare sistema, scambiare saperi e risorse, insomma: provarci!
La rete che si è spontaneamente formata intorno a questa nuova avventura milanese sostiene l’idea che un’economia solidale è possibile e praticabile semplicemente unendo le forze. Il nostro padiglione è il numero 3, stand PP36, progettarne l’allestimento è un’esperienza divertente e un’arte che si impara e che si affina regolarmente al Celacanto bene comune.
Porteremo nel doblo di Salento Bici Tour un carico di storie e di proposte sostenibili qui in questa faccia del salento e al Celacanto. Lo facciamo perché scorgiamo il bello e gli diamo spazio.
Nel contrappunto, Coppula Tisa, creatura incline all’ironia, ci lancia un saggio ammonimento a questo proposito.
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