A Castiglione d’Otranto ritorna la Notte Verde, svelato il programma: una scelta di coerenza.
CASTIGLIONE D’OTRANTO – “Torna per continuare a tessere relazioni orizzontali e per restituire al grande pubblico la complessità del ragionamento che a Castiglione d’Otranto si è fatto percorso di vita collettivo”. La Notte Verde giunge alla settima edizione e conferma la sua coerenza con il programma presentato pubblicamente. Tre i giorni di preludi, il 28, 29 e 30 agosto, in zona Trice, nella frazione di Andrano, e poi la grande notte del 31 agosto, con l’intero borgo animato da decine di laboratori, dialoghi, esposizioni, musiche per la terra. Tutto declinato seguendo un unico filo conduttore: il rispetto per l’ambiente, la valorizzazione dell’agricoltura naturale e dell’artigianato di qualità, la necessità di un’economia di comunità. Fin dai giorni di preludio si ritorna in campo a dimostrare come farsi presidio del territorio, come il sistema del cibo può e deve essere considerato un’infrastruttura. La Notte Verde è il capodanno agricolo, la festa popolare di tutte quelle realtà che dimostrano come l’accesso alla terra deve essere arnese di democrazia, di chi prova a ri-territorializzare economia, sapere, speranze, senza mai scadere nel localismo e nel campanilismo ma contaminandosi con gli altri. È questa la grande lezione di Alberto Magnaghi, ospite d’onore di questa edizione, padre del territorialismo italiano: una scelta di coerenza con l’intero programma. In Piazza della Libertà, Magnaghi sarà il protagonista del dialogo di apertura della Notte Verde: “Le nuove vie della restanza. Territorio, economie rurali, alleanze di comunità”, assieme ad Angelo Salento, sociologo e presidente onorario della Notte Verde 2018. Un dialogo che seguirà l’inaugurazione di “Contadini di tutto il mondo, unitevi!”, la Collezione comune di arte muraria, realizzata nel Parco Renata Fonte da artisti provenienti da varie parti del mondo.
Nelle tre giornate di preludi, dalle 19 alle 21, si terranno visite guidate al mulino di comunità e alla fattoria in bioedilizia, laboratori di scrittura rurale con la scrittrice Luisa Ruggio, laboratori di rural street art, di erbe medicinali e officinali, di costruzione di ecoaltalene, di materiali per l’apicoltura e di macinazione di mais prodotto in Puglia. Poi, dalle 21 i focus e dalle 22.30 il cinema, il teatro ambientale e i canti di terra e di lotta. Il 28 si parte con la Lectio Magistralis: “Il diritto al cibo come strumento di democrazia” che sarà tenuta dal professore Michele Carducci e seguirà un dialogo sulla cerealicoltura di qualità; il 29 si conosceranno le esperienze di Arvaia di Bologna e della Comunità del cibo della Garfagnana; il 30 il dialogo, “Pesticidi, bando alle ciance”, con Patrizia Gentilini, oncologo Isde, e Nico Catalano, referente Aiab Puglia, dopo l’arrivo a Castiglione della Marcia del Seme. 50km in cammino raccogliendo e custodendo i semi della nostra biodiversità.
Il 31, la lunga notte, la serata clou. Ogni strada avrà un tema. Tante le novità, una strada dedicata agli asini di Martina Franca dove Ettore, Enea e Achille, affidati alla cooperativa Casa delle AgricUlture, si lasceranno guardare e accarezzare; la strada del turismo sostenibile e responsabile per un turismo che non sia spazzatura ma frutto di scelte etiche e accessibili a tutti; la corte delle erbe: un tuffo nel mondo delle piante officinali e medicinali; la Corte dei Pani, a dimostrazione di come il pane può essere strumento di fratellanza e conoscenza dell’altro. E poi le strade si intrecciano, si passano pezzi di storie e novità, quella dei Coltivatori di Cambiamento, dei salvatori dei semi, di varietà antiche si abbraccia con la strada dell’Agricoltura naturale. Quella della canapa con la strada della Vita, con il magico mondo della danza delle api. La strada del ponte generazionale, delle degustazioni, dei racconti dei nonni, membri dell’associazione Auser Ponte Andrano-Castiglione si sposa con la Via della Restanza nella Cucina collettiva. La terra che cura, le esperienze di agricoltura sociale con lo spazio per i bimbi, una ludoteca con lo sguardo al cielo e i piedi ben piantati per terra. Per tutta la notte il borgo sarà animato da musiche in acustico. Lo spettacolo finale, dedicato a Jessy Maturo, vedrà protagonista un palco alimentato ad energia cinetica, con gli spettatori che pedaleranno, contribuendo a rendere ancora di più la Notte Verde ad alta sostenibilità ambientale.
La Notte Verde è a cura di Casa delle AgricUlture Tullia e Gino e della cooperativa Casa delle AgricUlture, con il patrocinio del Comune di Andrano e in collaborazione con Salento km0, Free Home University, Gus, Parco Regionale Costa Otranto-S.Maria di Leuca.
Per info: tel. 33810709247/3285469804/3403327365
Ufficio stampa: tel. 3485649772/ tizianacolluto@gmail.com
Fb. Casa delle Agriculture Tullia e Gino-Castiglione d’Otranto
Instagram: Casadelleagriculture
Sito web per scaricare il programma completo: casadelleagriculture.wordpress.com
Metti Mi piace o condividi questo post